Piombino stemmi ed epigrafi XIII-XX secoli

Riferimento: 9788866152736

Editore: La Bancarella (Piombino)
Autore: Carrara Mauro
Collana: La tarsinata
In commercio dal: 04 Ottobre 2023
Pagine: 120 p., Libro in brossura
EAN: 9788866152736
13,00 €
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Descrizione

Stemmi ed epigrafi, così numerosi in Piombino capitale della Siignoria e poi Princiapto e nelle localià del suo Stata rappresentano soltanto una curiosità artistica o episodi isolati di un fatto e/o di un personaggio, ma anche avvenimenti indicati dagli specialisti della materia come storia scritta sui muri. Per una più facile consultazione ho scelto la forma delle schede, tralasciando la collocazione cronologica di più difficile lettura per chi volesse individuare quanto viene descritto. Per Piombino presento tutto il materiale rintracciato; per le località vicine mi sono limitato all'illustrazione dei soli reperti che si riferiscono ai Signori e Principi Appiani, Ludovisi, Boncompagni-Ludovisi, Bonaparte-Baciocchi, con la sola eccezione del frammento epigrafico dei Calafati, che si trova nella località di S. Lorenzo vicino a Suvereto. Ho riservato uno spazio limitato al contesto nel quale stemmi ed epigrafi sono collocati: soltanto brevi note cronologiche e di funzionalità, quasi a sottolineare l'aspetto di catalogo del presente lavoro, sebbene di un catalogo il più completo possibile, con la speranza che possa servire per una migliore conservazione di questi reperti da parte degli Enti preposti, per salvarli da vandalismi e furti. Non sono pochi quelli che ho recuperato, ma senza dubbio non sono pochi nemmeno quelli trafugati o distrutti, in qualche caso fin dall'antichità, se possiamo prestar fede ad una tradizione che risale alla Storia manoscritta della fine del XVII secolo attribuita a Pier Domenico Corsi, secondo la quale un buon numero di stemmi ed epigrafi degli Appiani sarebbero stati cancellati o danneggiati nel 1502 per ordine di Cesare Borgia, momentaneo Signore di Piombino dal 1501 al 1503. Molti reperti, che nel presente lavoro vengono indicati nella loro attuale positura, quanto prima saranno raccolti nel costituendo Museo Civico-Diocesano, dove troveranno collocazione definitiva. Alcuni sono già noti, ma la maggior parte deve essere scoperta da chi è interessato a questo particolare aspetto della storia locale, ed in generale da chi per semplice curiosità culturale intende arricchire la propria conoscenza del passato del nostro territorio: che, non dimentichiamolo, per molti secoli è stato indipendente ed autonomo (libero comune, Signoria, Principato), ed ambìto dalle maggiori potenze europee per la sua strategica posizione geografica, di fondamentale importanza per il controllo dell'alto Tirreno, non meno che per le sue ricchezze dovute alla presenza delle miniere di ferro dell'Elba.
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