Città scomparse del Medioevo. Civitate fiorentina e la provincia beneventana di Petra Sturmini, Forneto, Monte Malo furcule caud

Riferimento: 9788872970072

Editore: ABE
Autore: Bascetta Arturo
In commercio dal: 04 Marzo 2022
Pagine: 128 p., Libro in brossura
EAN: 9788872970072
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Descrizione

E' un viaggio nel tempo, fra le città dell'ex Principato di bizantino di Canosa e quello dei longobardi salernitani fondato a Baruletto e distrutto dal sisma del 1106. E' un percorso inverso da Foggia a Termoli, verso la Civitate presso la Villa di Carlo Magno che vide crollare l'antico castello arianese di AtRiano e fuggire i greci a fondare la nuova Troia con le sue parrocchie verso Orsara e fiume Florento di Loco Florentia, dove trovò la morte Federico II di Svevia fra «villa francisca» e monte filine. Qui il Farneto e Castelvetere dati a Benevento, da Toro, Cantalupo, Viano, Butticella e Montemarcone a Vetere, S.Martino a Cerito e S.Pietro proprio a M. Marcone sede del gonfaloniere avignonese. Vi sono anche le peripezie di Giordano che prende Morcone, perde Fiorentina e assedia di Templana al M.Sableta e Pelusia, proprio al Castelvetere che era dei beneventani di S.Sofia, Ripalonga di Tora e Pulsano del M.S.Angelo di Foggia e Crepacorde. Siamo a San Felice di Porto Siponte, e Ripalonga è Lesina, dove finalmente incontriamo la città scomparsa di Florentina con la cattedrale di s.salvatore e s.leone presso Civitate S.Matteo: S.Sofia sannita a Varano. Siamo a Tocco Beneventana: Principato Nova Capis, nei Campimarini: il Ducato Apulia di Civitate nella Serra di Venacausa e Venamaggiore, con S.Bartolomeo di Tocco. Siamo a Fiorentina lucerina, non proprio a Lucera, con S.Salvatore e S.Leone nelle bolle sofiane presso S.Lupo fuori le mura, ma sul rio Triolo di Lucera, e quindi Fiorentina fu presso Troia vetere o nuova? Il libro analizza il fallimento dei marchionati papalini e il potere bizantino assorbito dai papi: i Marchionati cassinesi con Re Ruggiero I; i Principati e Ducati di Re Ruggiero II, quando nacque un duceto contro il capitanato e si ebbe la fuga dei «tancredini» e il sopravvento della Regina Costanza reggente imperiale, a cui seguìrono i ribelli di Guglielmo III Altavilla senza trono. Da libro risulterà chiaro che Forenza è Giustiziario, mentre Fiorentina era Catepano. Da qui l'analisi dell'ex Giustizierato dei Sanseverino e della capitanata che assorbe mezzo molise perché la vera Capitanata fu fra Molise e Basilicata, allorquando il Generale di Tricarico riconquista Forenza e si ha il sopravvento del patronato delle confraternite: le preture. Il libro spiega perché nacque la nuova Forenza capitale mancata dei Sanseverino, e la nuova Tricarico con Trenta famiglie di Armeni sloggiati dai latini di rito misto da Forenza verso Matera, mentre anche l'antica «Fiorentino» fuori s.marco in lamis cadeva in disgrazia per le tasse del Giustiziere in Terra di Bari su tutto l'ex Duceto dei Templari: i 33 paesi catepanati fra cui Fiorentino sulla via S.Marco e che quindi fu in territorio di S.Giovanni Lamis: la Civitate scomparsa.
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