Palladio architettura e impresa nella Vicenza del Rinascimento. Ediz. inglese

Riferimento: 9791254631065

Editore: Marsilio Arte
Autore: Beltramini Guido, Demo Edoardo
In commercio dal: 02 Dicembre 2022
Pagine: 128 p., Libro rilegato
EAN: 9791254631065
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Descrizione

Palladio voleva davvero cambiare il mondo nel modo in cui avrebbe voluto farlo un sanculotto francese o un bolscevico russo? Certamente no, ma quello che viene sviluppato in modo originale in queste pagine, è dimostrare come Palladio innanzitutto aveva, nel suo lavoro, un orizzonte di trasformazione radicale attraverso quella che definisce una usanza nova. Egli stesso scrive, parlando dei propri committenti: «appresso coloro, che [...] conoscono quanto sia difficil cosa lo introdurre una usanza nuova, massimamente di fabricare, [...] io sarò tenuto molto aventurato, havendo ritrovato gentil'huomini di così nobile, e generoso animo, et eccellente giudicio, c'habbiano creduto alle mie ragioni, e si siano partiti da quella invecchiata usanza di fabricare senza gratia, e senza bellezza alcuna». Tale visione di trasformazione non fu un afflato utopico o letterario, ma una pratica concreta che punteggiò la carriera di Palladio, legata alla specificità della sua terra natia: la Repubblica di Venezia. Palladio ha fatto parte per tutta la vita di quelli che Howard Burns in una conferenza ha felicemente definito kitchen cabinets: vale a dire gruppi interclassisti e informali composti da tecnici (ingegneri idraulici, militari, architetti...) che lavorano insieme a un disegno collettivo accanto a politici in carica. Di questo ci sono abbondanti tracce e questo volume ne traccia un inedito resoconto: naturalmente non i verbali delle riunioni, ma una serie di indizi e riferimenti incrociati in documenti notarili, dedicatorie di libri e altri contesti, anche al di fuori dell'architettura.
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