Lingua spagnola e cultura ispanica a Napoli fra Rinascimento e barocco: testimonianze a stampa

Riferimento: 9788879376358

Editore: Tullio Pironti
Autore: Sánchez García E. (cur.)
Collana: Materia hispanica
In commercio dal: 13 Marzo 2014
Pagine: 494 p., Libro in brossura
EAN: 9788879376358
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Descrizione

Le opere edite in lingua spagnola a Napoli fra Rinascimento e Barocco sono la testimonianza più illustre sul bilinguismo diffuso in certe aree sociali lungo i due secoli in cui il Regno formò parte della Corona di Spagna (1503-1707). Infatti, essendo la produzione regnicola a stampa destinata in buona parte a un mercato interno, il corpus in castigliano (oltre 300 edizioni localizzate finora) costituisce una indicazione preziosa sull'esistenza di un pubblico autoctono interessato alla fruizione letteraria in quella lingua. Ma le stampe napoletane ispaniche trovavano diffusione anche in altri territori di lingua castigliana, favorendo così l'integrazione del Regno di Napoli nel complesso organismo politico della Monarchia Cattolica. Il volume accoglie saggi su alcune delle principali opere in lingua spagnola stampate a Napoli nel Cinquecento (il teatro di Bartolomé Torres Naharro, 1517, la storiografia di Pedro de Salazar, 1552) e nel Seicento (il Pusilipo e la Espana defendida di Suarez de Figueroa, il trattato Los incendios di Francisco de Alegria dedicato all'eruzione del Vesuvio del 1631, le opere di Antonio Perez Navarrete edite a Trani, la poesia epitalamica gongorina di Salcedo Coronel, la Historia di Araujo sulla conquista turca di Otranto, il poema epico El Macabeo del medico ebreo Miguel de Silveira).
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