Diario della guerra che non ho combattuto. Un italiano ebreo tra persecuzione e Resistenza

Riferimento: 9788875422189

Editore: Aska Edizioni
Autore: Supino Giulio, Sarfatti M. (cur.)
Collana: Ad fontes
In commercio dal: 01 Gennaio 2014
Pagine: 272 p., Libro in brossura
EAN: 9788875422189
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Descrizione

Il diario che Giulio Supino, professore di Idraulica espulso nel 1938 perché ebreo, appuntò su taccuini nel 1939-1940 e nel 1943-1945 (per il periodo intermedio sono conservati fogli sparsi) contiene molte storie, da lui vissute o osservate: la propria vita a Bologna, la seconda guerra mondiale, la persecuzione antiebraica, l'inizio del suo impegno antifascista, e poi la Resistenza nelle fila del Partito d'Azione, la partecipazione alla vita sociale, lo studio, la rete amicale, la vita clandestina con la famiglia a Firenze nel 1943-1944, l'impegno nella ricostruzione fino al rientro a Bologna appena liberata. Il diario viene qui pubblicato con il titolo che l'autore appose a un progetto di autobiografia, intrapreso dopo la guerra ma non portato a conclusione. L'inusuale non contenuto nel titolo rimarca il suo non aver combattuto nell'esercito italiano, perché ebreo, e non aver partecipato militarmente alla Liberazione di Firenze, perché ferito. Ma con ciò Supino non intendeva sostenere militarismo e bellicismo; poco sotto quel titolo egli scriveva: Voglio raccontare come ho visto una guerra che non si doveva fare.
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