La città che non c'era. Lo sviluppo urbano di Palermo nel secondo dopoguerra

Riferimento: 9788896251775

Editore: Istituto Poligrafico Europeo
Autore: Fabrizio Pedone
Collana: Passaggi di tempo
In commercio dal: 2019
Pagine: 296 p., Libro in brossura
EAN: 9788896251775
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Descrizione

Tra il 1943 e il 1971 l'area urbanizzata di Palermo si amplia da 600 a 5.000 ettari. È il cosiddetto sacco di Palermo, un'espansione edilizia incontrollata, che porta il capoluogo siciliano a essere la città italiana con più vani inabitati in relazione a quelli edificati, mentre nei catoi del suo centro storico migliaia di persone rimangono relegate a una vita di stenti. Una storia diventata un topos nel racconto della città, con i suoi momenti di climax, rappresentati dalla distruzione delle ville della Palermo del Liberty. Il lavoro di ricerca dell'autore porta a un racconto a più voci che, pur senza sminuire le gravi responsabilità della politica e il pesante intervento di Cosa Nostra nella sistematica cementificazione dei giardini della Conca d'Oro, inserisce questa vicenda nel suo contesto storico, quello di una generale e corale corsa verso la modernità, che passa, qui come altrove in Italia, dalla separazione fisica dei ceti, che da verticale si fa orizzontale, creando zone che siano prova e certificazione dello status sociale acquisito o conquistato. Una storia che, depurata dal rimpianto per ciò che è stato perso, determina ancora l'identità contemporanea della città. Prefazione di Lidia Piccioni.
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