12 aprile 1973. Il «giovedì nero» di Milano. Quando i fascisti uccisero l'agente Antonio Marino

Riferimento: 9788867181179

Editore: Red Star Press
Autore: Ferrari Saverio
Collana: Unaltrastoria
In commercio dal: 24 Marzo 2016
Pagine: 208 p., Libro in brossura
EAN: 9788867181179
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Descrizione

Il 12 aprile 1973 il Movimento Sociale Italiano e il Fronte della Gioventù indicono a Milano una manifestazione contro la violenza rossa. A tenere il comizio fu chiamato l'On. Ciccio Franco, il leader e l'emblema della rivolta di Reggio Calabria. Dopo la tentata strage sul treno Torino-Roma del 7 aprile precedente, la manifestazione venne vietata. Si radunarono comunque nel centro di Milano centinaia di militanti dell'Msi e delle principali organizzazioni della destra extraparlamentare, tra loro i cosiddetti sanbabilini, che si scontrarono violentemente per ore nel centro cittadino con le forze dell'ordine. Nel corso degli incidenti furono incendiate automobili, assaltati luoghi di ritrovo della sinistra, sparati colpi di pistola e lanciate bombe a mano. Una di queste colpì al petto l'agente di polizia Antonio Marino che rimase ucciso all'istante. Quel 12 aprile 1973 sarà ribattezzato come il Giovedì nero di Milano. I responsabili dell'uccisione dell'agente furono arrestati e condannati. Gli organizzatori della manifestazione incredibilmente assolti. Ripercorrendo gli atti giudiziari e le cronache del tempo, il libro, corredato da diverse fotografie inedite, ricostruisce quella giornata, ma anche la realtà del neofascismo milanese di quegli anni, con il suo portato di sistematica violenza, l'intreccio con la criminalità comune e gli ambienti del terrorismo nero: protagonista di primo piano della strategia della tensione in Italia.
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