Dentro il pensiero selvaggio. L'antropologo e i filosofi

Riferimento: 9788876982781

Editore: Medusa Edizioni
Autore: Lévi-Strauss Claude, Hénaff Marcel
Collana: Argonauti
In commercio dal: 29 Maggio 2013
Pagine: 91 p., Libro in brossura
EAN: 9788876982781
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Descrizione

Lévi-Strauss rilegge Marcel Mauss e interpreta il suo saggio sul dono come occasione per spiegare il fondamento scambista delle società. La proibizione dell'incesto si basa sulla necessità di scambiare doni, donne, risorse. Questo dà alle strutture di parentela una forza esplicativa sorprendente. L'umanità si imparenta perché il principio unificatore è una sorta di scambio economico di beni. Sarà questo uno dei punti più contrastati e contestati del pensiero di Lévi-Strauss ed in qualche modo in questa intervista il maestro lo ammette e cerca di aggiustare il tiro ma è vero che a questo punto saranno i suoi discepoli a mettere un po' in dubbio le invenzioni del maestro. E avverrà negli Stati Uniti o comunque nel mondo anglosassone più che in Francia. Se ne accorgeranno i più geniali discepoli, come Marshall Sahlins che rileggerà le strutture di parentela all'interno del legame mutuale che tiene insieme le società. Sarà un po' l'antropologia delle emozioni, l'antropologia del corpo e della sessualità, saranno le stesse conquiste dell'antropologia di genere di Unni Wikan, Janet Carsten, Susan Carol Rogers, George Lakoff a mettere in dubbio che il sistema delle emozioni possa essere ridotto a una struttura linguistica. Non che il maestro non volesse prendere in considerazioni queste dimensioni, ma la sua lettura mentalistica delle società offriva il fianco ad un riduzionismo che poi è quello da cui pericolosamente sono nate le neurolinguistiche.
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