Vincenzo Rizzo e la sua Pietrastornina. Nel centenario della nascita: foto, ricordi, documenti

Riferimento: 9788872974414

Editore: ABE
Autore: Bascetta Arturo
In commercio dal: 03 Gennaio 2023
Pagine: 96 p., Libro in brossura
EAN: 9788872974414
15,00 €
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Descrizione

In un futuro non troppo lontano ci ripromettiamo di dare seguito ai volumi sulla storia di Pietrastornina, di cui già sono stati raccolti centinaia di racconti popolari, detti, proverbi, usi e costumi dalla viva voce dei contadini e dei pensionati degli anni Ottanta del secolo scorso, di cui si conservano gelosamente i nastri dalla casa editrice. Negli ultimi tempi, inoltre, sono sopraggiunti negli Archivi di Stato i documenti dell'Ottocento che riguardano il ripopolamento dei casali del paese ad opera di famiglie di mezzadri provenienti dall'area beneventana di Ceppaloni per rianimare l'antico paese che fu sede del Principato più importante del Settecento Napoletano, affidato alla famiglia dei Lettiero d'Aquino del quartiere Nido di Napoli, fra le più influenti della capitale, dove si riversarono portieri e nutrici pietrastorninesi. Questi ceppi furono accolti dai Ricci-Rizzi, che già popolavano Pietrastornina, come risulta dalla nutrita raccolta documentale di tutti gli atti di concessione dei terreni ai nuovi coloni fra Pascone, Ciulli, Luciani, Cappella, Starza, con la rinascita delle frazioni dedite alla coltivazione della vite e del grano, lungo il corso della Valle dei Tronti che collega il torrente San Martino con il fiume Sabato e divide Pietrastornina da Arpaise. C'è da dire che, fino ad allora, il grano veniva importato quasi del tutto dai paesi della Baronia di Flumeri, per la precisione dall'area di Savignano, Greci e Ariano di Puglia, dove ci si recava a caricare i sacchi sui traini per trasportarli in paese e procedere alla molitura. Dall'Ottocento, insomma, benché incalzasse l'emigrazione in America, vi fu una discreta coltivazione dei campi che ebbe il suo epicentro lavorativo nel Casino di campagna, che ancora oggi si incontra dopo il Casale Forti. Da questi campi trassero sussistenza la famiglia Rizzo e i mezzadri, che rianimarono la propria vita e quella del paese. Dalla progenie di Amato e Maria Severino nacque Vincenzo, il 4 dicembre del 1922, del quale il Comune di Pietrastornina ha inteso celebrare i cent'anni dalla nascita.
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