Le origini del fascismo a Orvieto

Riferimento: 9788831410045

Editore: Intermedia Edizioni
Autore: Moretti Stefano
In commercio dal: 30 Marzo 2022
Pagine: 220 p., Libro in brossura
EAN: 9788831410045
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Descrizione

Una lucida e incalzante cronaca politica della crisi dello Stato Liberale vista attraverso una finestra sull'Orvieto del primo dopoguerra. Fatti, episodi, nomi e cognomi dei fautori - e detrattori - della Rivoluzione fascista sulla Rupe raccontati attraverso testimonianze, documenti d'archivio e articoli di giornale. Con una analisi rigorosa e avvincente, Stefano Moretti narra la progressiva fascistizzazione della vita cittadina, l'escalation di violenza alla fine della quale Orvieto si destò in camicia nera: dalla costituzione della sezione orvietana dei fasci di combattimento, nel maggio 1921, alle successive rappresaglie a colpi di manganello, perpetrate con la manifesta complicità delle forze dell'ordine locali, fino al brutale omicidio del giovane operaio Giovanni Ciuco. Non c'è più alcun cittadino non fascista - denunciava il quotidiano locale Il Paese del 1921 - il quale possa sentirsi garantita la propria incolumità. Ad Orvieto, ancor prima della marcia su Roma, l'aria era già satura della stessa follia reazionaria e totalitaria che, di lì a breve, inebrierà gli italiani per venti lunghi anni.
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