La Divina Commedia nelle miniature quattrocentesche del manoscritto per Alfonso V d'Aragona

Riferimento: 9788831341462

Editore:
Autore: Latini Edoardo
Collana: Medievalia
In commercio dal: 2021
Pagine: 200 p., Libro in brossura
EAN: 9788831341462
55,00 €
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Descrizione

Edizione celebrativa per i 700 anni della morte di Dante Alighieri limitata a 100 esemplari numerati a mano, con riproduzione di tutte le miniature del codice (MS Yates Thompson 36). Trovare modi per celebrare la figura del sommo poeta Dante Alighieri che non siano scontati o ripetitivi è davvero un'impresa ardua. Partendo dal presupposto di voler coinvolgere nel nostro progetto il più ampio numero di persone possibile ci è sembrato che l'aspetto sinestetico della sua produzione, ovvero la capacità di implicare tutti i sensi del lettore, potesse essere un punto di partenza per rinnovare il fascino della complessità della parola dantesca senza cadere nella ridondanza editoriale che da secoli circonda tutto ciò che la riguarda. E quale opera, se non la comedìa dantesca, può esprimere al meglio questa sinergia sensoriale che non finisce di stupire dopo più di settecento anni dalla sua composizione? Ecco quindi la nostra scelta di unire alla potenza del logos poetico di Dante, espresso nella Divina Commedia, la forza iconografica delle immagini miniate da due artisti del quattrocento toscano. Queste miniature sono dei veri e propri gioielli incastonati in fondo alle pagine del manoscritto acquistato da Alfonso V d'Aragona re di Napoli le quali, oltre alla funzione di impreziosire e arricchire il codice, assumono il valore di commento figurato e di apparato epesegetico. Come in una vignetta, qui l'immagine racconta l'intero canto a cui si riferisce e lo impreziosisce di colori, aiutando in una lettura diacritica e mnemonica. I due artisti infatti si fanno veicolo della rielaborazione visiva delle terzine dantesche e la esplicitano nella creazione di un canone figurativo, molto attento al rispetto filologico del testo, che permetta, in modo più veloce e semplice, di entrare in empatia con l'articolato mondo della Commedia. Ci sembra in questo modo di riuscire a rinnovare una suggestione che, nella sua semplicità di ricezione, potrà essere apprezzata anche da chi ha guardato finora a Dante come ad uno scrittore troppo lontano dalla propria sensibilità o troppo difficile da accostare senza competenze in esegesi dantesca. Sempre in questa prospettiva abbiamo deciso di affidare il commento e la contestualizzazione delle miniature ad uno studente impegnato nell'ultimo anno di liceo classico, certi che la sua freschezza di approccio e la sua meraviglia nel vedere una così preziosa trasposizione iconografica dei versi danteschi, rappresenti nel migliore dei modi la meraviglia di tutti noi. Uno dei codici più belli che già all'epoca della sua produzione, nel delicato momento di passaggio tra Medioevo e Rinascimento, stupì i contemporanei per opulenza e ricercatezza illustrativa , oggi continua a catturare e a immergere il lettore dentro una narrazione figurativa e cromatica che si struttura con straordinaria organicità e completezza nelle le tre cantiche.
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